CREDERE O NON CREDERE ?

(Il punto su Cinquanta anni di discussioni con la SCIENZA canonica)

 

 

Introduzione

Quando ero ragazzo vidi un film americano che mi affascinò in maniera particolare, il cui titolo credo fosse "Palazzo di giustizia". Ciò che mi avvinse del film fu il tema trattato.

L'intera azione si svolge in una stanza di un Palazzo di Giustizia dell'America del Sud. Dodici giurati sono stati chiamati a decidere sulla colpevolezza o innocenza di un giovane imputato di omicidio. Tutti gli indizi presentati durante il processo sono chiaramente orientati verso la soluzione di colpevolezza. Il giudice che deve assistere la giuria nella sua decisione è annoiato. La quasi totalità dei componenti la giuria si scambia battute da fine lavori. Dopo un breve chiarimento sulle modalità di voto si passa alla votazione e, contrariamente alle previsioni non vi è unanimità nella votazione. Un giurato ha votato per l'innocenza.

A quel punto comincia il dibattito imperniato sul perché uno dei giurati, pur dinanzi all'evidenza dei fatti che indicano inequivocabilmente la colpevolezza dell'imputato, ha votato per la sua innocenza.

La risposta del giurato fu illuminante, almeno per me.

"A mio parere" - disse il giurato "esiste un ragionevole dubbio".

Il film continua con l'analisi degli indizi che, pur se a detta di tutti gli altri giurati costituivano l'inconfutabile prova della colpevolezza dell'imputato, uno dopo l'altro vengono confutati tramite la presentazione di una possibile interpretazione diversa o alternativa alla soluzione più ovvia. Alla fine, riconsiderando gli indizi nella chiave di un'altra "possibile" interpretazione, il ragionevole dubbio fa propendere i giurati verso la assoluzione per 'insufficienza di prove'.

Vi domanderete cosa centra questo film col credere negli UFO e con il cinquantenario degli studi ufologici?

Centra e come!

Vi chiedo, di fare con me il "gioco chiamato Ipotesi".

Vi domanderete in che consiste?

E' semplice, analizziamo le prove che la Scienza ufficiale porta per negare la validità dell'esistenza degli UFO e vediamo se esistono altre possibili interpretazioni.

Se esiste un "ragionevole dubbio" dovremo perlomeno assolvere i ricercatori del CIFAS con una assoluzione per "insufficienza di prove" e vediamo se è anche possibile raggiungere una assoluzione con "formula piena".

 

 

Il gioco chiamato Ipotesi

 

Le obiezioni principali sollevate dalla Scienza ufficiale e da alcuni scettici sono di due tipi:

I° di carattere scientifico

1)-le distanze interstellari sono tali da non consentire viaggi di extraterrestri;

2)-le evoluzioni delle macchine volanti vanno contro le teorie della fisica sulla terra;

II° di carattere socio-psicologico

3)-se gli extraterrestri sono realmente qui perché non si manifestano in modo palese;

4)-tutti gli avvistamenti o sono fraintesi o sono frutto di allucinazioni singole o collettive;

5)-i fenomeni di "abduction" sono delle mistificazioni;

6)-le tracce lasciate dagli UFO sono prodotte da burloni;

7)-tutti i filmati sono stati falsificati.

Partiamo da queste ultime obiezioni, considerando le possibili alternative per ognuna.

L'obiezione n° 3 prevede che gli extraterrestri debbano manifestarsi palesemente agli umani. Il problema non è nuovo ed è soggetto a discussione nei campi più disparati. In maniera leggermente diversa da quella che desidero analizzare si è posto anche per la religione cristiana. Lo stesso Gesù ebbe a dire ai suoi discepoli "voi credete perché vedete, ma io vi dico beati coloro che credono senza vedere". Non voglio certo addentrarmi in una disputa teologica, bensì desidero sottolineare l'aspetto fideistico che il problema del ‘credere o non credere’ porta con sé.

Al momento attuale se supponiamo che gli extraterrestri siano simili a noi, la sociologia può venirci in aiuto. Secondo le teorie sociologiche, coloro che hanno bisogno di manifestarsi sono quelli che si sentono deboli o temono l'altro. Se al contrario si considerano forti o superiori non hanno questa necessità.

A questo punto l'obiezione posta potrebbe ragionevolmente essere confutata supponendo che la necessità di manifestarsi da parte di tali esseri non ci sia in quanto potrebbero essere sufficientemente forti da ignorarci. Pur se al momento non li conosciamo, possiamo concludere che, sulla base delle considerazioni sociologiche, vi sia un ragionevole dubbio che ci consente di non considerare l'obiezione come univocamente risolta.

Le spiegazioni possibili potrebbero essere altre, ma il nostro obiettivo dichiarato non è quello di trovare la verità bensì quello di evidenziare un ragionevole dubbio.

In questo primo caso abbiamo raggiunto lo scopo prefissoci .

Proseguiamo quindi nel gioco.

L'obiezione n° 4 sottintende che tutti i testimoni di fenomeni UFO hanno sofferto di allucinazioni o sono malati mentali. Se si accetta tale ipotesi, dovremmo ammettere fideisticamente che le allucinazioni singole o collettive, dato l'alto numero raccolto, siano la norma nella vita umana dei testimoni. Se tale affermazione venisse conferma scientifica, l'unica soluzione logica che potremmo trarre sarebbe che: il mondo in cui viviamo è un mondo di allucinazioni. Ma in un mondo di allucinazioni tutte le ipotesi sarebbero possibili quindi anche l'ipotesi che le allucinazioni non siano allucinazioni e quindi l'esistenza degli UFO diverrebbe reale. Mi rendo conto che questa soluzione filosofica, pur se corretta, verrebbe confutata tramite altri metodi di indagine, ma per ora abbiamo appurato che anche per questa obiezione esiste un ragionevole dubbio. Quindi?....

Passiamo allora alla obiezione n°5. Anche in questo caso gli studi fatti in America ed in Italia usando l'approccio medico-scientifico dell'ipnosi regressiva, evidenziano la presenza di fenomenologie simili in più soggetti ed in diverse parti del mondo che ci portano a concludere che esiste una tipologia del fenomeno sufficientemente significativa. Questa constatazione ci porta ad affermare che il fenomeno non solo ha una base concreta, ma scientificamente ammette due soluzioni, quella della veridicità dei racconti e quella che i racconti siano nell'inconscio collettivo e quindi che non siano necessariamente reali. Occorrerà in altri termini dimostrare che i racconti fatti in ipnosi regressiva siano o racconti falsi o siano realmente esistenti, ma nel subconscio. Anche in questo quinto caso una verità sola non è ammissibile, il ragionevole dubbio ci porta a considerare che anche questa obiezione potrebbe essere interpretata in senso ufologico.

Lo scenario, a questo punto, diventa sempre più complesso ed interessante.

Fiduciosi andiamo comunque avanti con l'obiezione n°6. Certamente i burloni esistono, sono sempre esistiti in qualsiasi campo delle attività umane. Li abbiamo visti all'opera nelle arti come la pittura, la scultura, la musica, la letteratura ed in altri campi più impegnativi come in archeologia in cui sono stati creati falsi reperti.

Il dubbio che però assale un osservatore attento, che disponga di tutte le statistiche delle tracce lasciate, è legato sia allo spazio che all'economia. Infatti sono state trovate tracce in Europa, America, Australia ed in numero tale che occorrerebbe immaginare che esiste una organizzazione mondiale che persegua l'obiettivo di creare tracce di difficile interpretazione in tanti luoghi, con un dispendio di energie uomini e mezzi ed un budget di svariati milioni di dollari, necessari sia per i trasferimenti aerei dei burloni che per il trasporto dei macchinari. Il tutto per il solo piacere di fare burle. Ma è veramente plausibile questa soluzione o non si potrebbe anche supporre che, insieme ai burloni vi siano altri che le tracce le lascino sul serio, ma non per prendersi gioco di noi bensì per necessità di cui noi non siamo al corrente? Il ragionevole dubbio esiste.

Passiamo all'obiezione n°7. La falsificazione, al pari della burla è uno sport intensamente praticato dagli esseri umani, per cui senza alcun dubbio molti filmati o foto sono alterati o falsificati. Ma anche in questo caso vi sono alcuni reperti che sono stati scientificamente dichiarati autentici. In tal caso l'obiezione che viene avanzata è che ciò che si vede può non essere un UFO, bensì un oggetto costruito dall'uomo o un fenomeno fisico anomalo. Questa affermazione sarà senz'altro vera, resta comunque il fatto che un ragionevole dubbio esiste anche in questo caso.

A questo punto, dopo aver analizzato queste cinque obiezioni, a quale conclusione possiamo giungere?

Le obiezioni di carattere socio-psicologiche non sono univoche, ma tutte ammettono la possibilità di ipotesi di altro tipo. Quindi un ragionevole dubbio esiste.

Allora perché impuntarsi a dire che la soluzione ufologica non è possibile?

Certo questa soluzione non sarà sicuramente la verità. Occorre quindi studiare più approfonditamente il fenomeno o, quanto meno trovare una obiezione che non consenta il ragionevole dubbio, per cui, almeno per un motivo valido, alcune ipotesi siano da scartare.

Passiamo ora a considerare le obiezioni di carattere scientifico. Le abbiamo lasciate per ultime perché normalmente sono considerate incontrovertibili.

Innanzi tutto occorre fare una premessa.

Le teorie fisiche moderne non danno certezze, ma prevedono la probabilità che si verifichino determinati fenomeni fisici.

Questa non è una mia affermazione, ma viene direttamente da Einstein. Con questa premessa molte delle credenze fideistiche perdono valore per cui il contrasto con le teorie attuali non ha valore di verità di dogma, anche se sarebbe estremamente pericoloso e sciocco non ammettere la validità di tutte le teorie fisiche. Se non facessimo ciò cadremmo nel problema fideistico di cui abbiamo parlato in precedenza e che, almeno dal punto filosofico, non ci porterebbe molto avanti nella conoscenza.

Premesso quanto sopra analizziamo l'obiezione n^ 1. Questa presuppone che gli eventuali extraterrestri abbiano dovuto viaggiare o debbano viaggiare con mezzi spaziali e per giunta alla velocità della luce, altrimenti per raggiungere la terra avrebbero bisogno di energia e tempo talmente elevati da rendere problematico un viaggio siffatto per il tipo di vita come la conosciamo

Questa obiezione tra la sua forza dall'ipotesi che gli spostamenti siano iniziati dal 1947 o giù di lì, che siano stati effettuati con macchine volanti provenienti autonomamente da altri sistemi stellari e che tali esseri abbiano dovuto provvedere alla produzione di tutte le energie necessarie alla loro vita ed al loro trasferimento.

Recentemente studiando il pianeta Giove con una delle sonde inviate dalla terra, si è scoperto che questo pianeta solare ha delle caratteristiche chimico-fisiche diverse da quelle degli altri pianeti solari. Gli astronomi, facendo alcuni conti sull'interazione tra i bracci esterni di alcune galassie vicine alla nostra e valutando la rotazione della nostra galassia, hanno avanzato l'ipotesi che Giove sia stato catturato dal sistema solare quando il braccio della nostra galassia ha attraversato il braccio esterno di una galassia prossima alla nostra durante le rispettive rotazioni galattiche. Questa ipotesi è stata avanzata per poter spiegare la differenza chimico-fisica tra i pianeti del sistema solare. Se è possibile che naturalmente un pianeta come Giove venga catturato dal sistema solare, si può supporre che altri pianeti abitati abbiano subito la stessa sorte.

Qualora questa ipotesi fosse accettata, si potrebbe ragionevolmente supporre che eventuali civiltà, vecchie di milioni o miliardi di anni siano giunte nei pressi della nostra terra in una di tali intersezioni galattiche.

In queste condizioni, sfruttando eventi naturali è quindi possibile supporre che degli extraterrestri, senza impiegare energie sovrumane, ma impiegando quelle dei loro pianeti e trasferendosi con l'astronave messa a disposizione dalla propria galassia, vivendo comodamente sul loro mondo, come noi sulla nostra terra, abbiano viaggiato nello spazio per giungere fino a noi. E se alcuni si fossero messi a cavalcioni del meteorite che si dice sia caduto sulla terra all'epoca dei dinosauri, allontanandosi al momento opportuno prima dell'impatto, ma restando sufficientemente vicini alla terra per potervi atterrare dolcemente un po' di tempo dopo?

Se supponiamo che abbiano trovato delle condizioni idonee alla loro vita, e se supponiamo che sia capitato di trovare condizioni tecnologiche inadatte alla loro ripartita, ricordate "il pianeta delle scimmie"?

Una ipotesi di tale tipo è sicuramente plausibile! Quindi un ragionevole dubbio che le necessità energetiche ed i tempi per il trasferimento non siano più quelli ipotizzati esiste.

Anche in questo caso, basandoci sulle più recenti ipotesi scientifiche, senza con questo dare nessuna certezza, esistono sufficienti indizi per farci affermare che l'obiezione n°1 è inficiata da un ragionevole dubbio. Quindi non è stata per il momento presentata una obiezione inconfutabile!

Passiamo infine all'obiezione n°2. Questa è realmente una obiezione a prima vista insormontabile. Le testimonianze di cui disponiamo ci dicono infatti che gli UFO si comportano in modo tale da rendere impossibile l'esistenza di macchine in grado di volare a velocità altissime, fermarsi di colpo, restare immobili nel cielo e quindi ripartire senza far rumore, avvolte in un alone luminoso.

Effettivamente occorre ammettere che la nostra fisica non consente tali fenomeni, a meno che non si ipotizzi una nuova fisica che consenta il passaggio di tali oggetti da energia a materia e viceversa. Una fisica di questo tipo non è un assurdo. Se si pensa infatti che già la fisica di cui disponiamo prevede il passaggio dalla materia all'energia ed anche il viceversa, l'unico punto da risolvere è il controllo di tali passaggi che attualmente sono solo distruttivi ed incontrollati, vedi la fusione nucleare o la sua fissione.

Anche in questo ultimo caso il ragionevole dubbio esiste.

 

Conclusioni

Tutte le situazioni del film di cui abbiamo parlato si ritrovano fedelmente in questa analisi. Potremmo quindi concludere che, se è valida la metodologia usata per le decisioni di carattere penale, sicuramente potremmo applicare al caso in esame "l'assoluzione per insufficienza di prove".

Possiamo andare oltre? Credo di sì.

Infatti i ragionevoli dubbi, immessi in uno scenario complessivo che risulta sufficientemente coerente ci consentono di azzardare una ipotesi che riassumerei in tal modo:

<gli extraterrestri, pur non essendo interessati a contattarci per farsi riconoscere in quanto molto più forti di noi, lasciano, involontariamente o per necessità, tracce della loro presenza che ci consentono di scoprire la loro esistenza>.

< Pur nella difficoltà dell'identificazione delle diverse tracce, molti casi ormai ci convincono che le loro azioni nei nostri confronti, non sono orientata al nostro bene, ma sono dirette prevalentemente allo sfruttamento delle risorse terrestri di qualsiasi genere, esattamente come l'uomo ha da sempre fatto quando ha conquistato un territorio nuovo>.

<Infine questi esseri sono in possesso di una tecnologia tale da renderli molto più liberi di noi di disporre delle energie fisiche messe a disposizione degli esseri viventi dalla natura.>

Ci domanderemo:

<Cosa possiamo fare?>

 

Come prima cosa prendere coscienza del fenomeno e non usare la tecnica dello struzzo.

Quindi operare con tutte le nostre forze per migliorare la nostra conoscenza e conseguentemente la nostra tecnologia.

Renderci in fine simili il più possibile a loro per poterli contattare o costringerli a contattarci e diventare forse anche noi degli DEI.

Dice!:

<E se tutto questo non riuscissimo o non fossimo capaci di farlo?>

Allora ......."Possiamo sempre non credere!"

 

A.MagentaRoma 20/5/1996


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